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COMUNE DI UDINE

Castelliere di Udine e Tumulo di San Osvaldo

A Udine, capoluogo friulano, anche in età protostorica, ha rivestito un ruolo centrale nell’ambito del popolamento della regione.

Risale infatti al Bronzo Medio o all’inizio del Bronzo Medio, se non prima, forse datata il 1600 e 1500 avanti Cristo, la fondazione nel territorio della odierna città di Udine, di un castelliere il cui terrapieno abbracciava una vasta area ai piedi del colle, corrispondente a un abitato che inglobava anche il colle morenico che sovrastava la città e che oggi ospita il castello cinquecentesco.

Durante la sua lunga vita il castelliere raggiunse i 25 ettari di estensione e fu il castelliere con i suoi 25-30 ettari, era chiaramente il più grande dei castellieri presenti in regione. La presenza di un bacino d’acqua – nell’area corrispondente all’attuale piazza I maggio – rendeva il luogo favorevole all’insediamento dell’uomo, che nel colle aveva uno strumento naturale di difesa e di controllo del territorio.

Consistenti depositi di ceramica testimoniano l’antica occupazione, insieme a labili evidenze di strutture, quali buche di palo, lacerti di pavimenti e muri di case, fosse riempite da materiali di scarico.

A queste evidenze, emerse durante durante alcuni scavi fatti a partire dal 1985 in via Manin, via Mercatovecchio e nella zona meridionale del castelliere, in prossimità della chiesa di S. Francesco, dell’Ospedale Vecchio e di piazza Venerio, si aggiungono i residui strutturali del potente terrapieno che circondava il villaggio, in terra e pietrame , la cui presenza era percepibile nel tessuto urbano fino agli inizi del secolo scorso.
Alla periferia sud della città di Udine, in località Prâts de Tombe nel quartiere di S. Osvaldo, è ancora ben visibile un tumulo di discrete dimensioni che tra il 2000 e il 2002 è stato oggetto di approfonditi studi da parte dell’Università di Udine.

 

Il tumulo è un’altura artificiale in terra e ghiaia del diametro di circa 26 metri e un’altezza di 4 metri, che ospitava al centro una camera funeraria realizzata in legno.

Nonostante la tomba risulti essere stata violata nel tempo da scavi clandestini, il nucleo centrale è rimasto intatto, questo ha permesso agli archeologi di analizzare il sito in maniera molto approfondita.

Il tumulo fu realizzato intorno al 1900 a. C (antica età del Bronzo) per seppellire un uomo giovane e robusto di 25-35 anni, alto circa 1,68 per 76 kg di peso.

Un soggetto robusto per l’epoca, che tra l’altro godeva anche di buona salute e si nutriva adeguatamente e era stato sicuramente un punto di riferimento per la comunità.

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